Il commercio internazionale è veramente “vecchia scuola”, c’è poca tecnologia. Ci sono ancora pezzi di carta spediti in giro per il mondo per accompagnare gli scambi commerciali e le spedizioni ed è fondamentalmente attivo lo stesso sistema in vigore dall’epoca del mercantilismo del XVI secolo.
Dagli anni 80 esistono dei sistemi chiamati EDI (Electronic Data Interchange) che vengono utilizzati per scambiare documenti, ma questi sistemi sono orientati e creati su misura dei loro proponenti, cioè grandi aziende in specifici settori economici (GDO, Automotive, Aerospace). Sebbene questi sistemi di scambio di documenti rappresentino un grande passo avanti verso la digitalizzazione del commercio, non sono altro che un primo passo su un più lungo cammino.
Possiamo sperare che tra qualche anno, grazie alla Blockchain, assisteremo alla nascita di servizi che offrono soluzioni “end-to-end” per la Supply Chain.
Questo nuovo tipo di entry point di scambi commerciali documentali end-to-end della Supply Chain offriranno un sostanziale nuovo livello di qualità di gestione dei processi aziendali commerciali, al fine di:
- Ridurre gli errori: l’intero processo di ordine è passibile di ’errore e migliaia di documenti cartacei e scritte a penna sono spesso mal interpretati.
- Ridurre i tempi di consegna: quando si esegue un ordine digitale l’azienda può consegnare più velocemente, riducendo anche il relativo tempo di Order to Cash.
- Eliminare i costi di inserimento dati: quando tutto viene scambiato digitalmente, l’immissione manuale non è più necessaria e si riducono i tempi e i costi.
- Migliorare la tracciabilità: quando tutto avviene digitalmente, le transazioni sono contabilizzate e qualsiasi errore può essere tracciato al punto di origine.
Standardizzazione dei documenti digitali su commercio.network
Una sfida enorme della Blockchain di commercio.network è rappresentata dal fatto di utilizzare un formato comune di dati per lo scambio di informazioni tra gli attori di una Supply Chain. Da molti anni l’industria della Supply Chain lotta contro l’insufficiente standardizzazione EDI che si traduce in un suo funzionamento inadeguato su base globale. La nostra soluzione a questo problema non è di creare un nuovo standard, ma di essere aperti a diversi standard, anche se pensiamo che lo standard emergente sarà UBL 2.1